lunedì 7 giugno 2021

Con il futuro Sindaco, riorganizziamo la città e le periferie.

La principale critica che i Riformisti fanno alla amministrazione Tambellini è la mancata programmazione, in nove anni, per uno sviluppo ordinato e sensato del centro-storico, dei paesi e delle frazioni.

Vi sono, in città, grandi contenitori, pubblici e privati, abbandonati o sotto-utilizzati, con i quali si potrebbe cambiare molto Lucca e migliorarla.

La Giunta Tambellini non è andata dietro ad un ragionamento studiato e compiuto, ma alle capacità, di questo o quel dirigente comunale, di trovare finanziamenti nazionali, regionali ed europei. Trovato un finanziamento: quella è la priorità, quella l’opera da realizzare.

Oppure ha privilegiato l’ascolto di proposte di altri, senza valutare a fondo le conseguenze giuridiche ed economiche, di quanto proposto.

Una buona amministrazione dovrebbe studiare e decidere come sviluppare la città, le priorità necessarie e cercare i finanziamenti o i rapporti con i privati, per realizzare, prioritariamente, quelle scelte.

Per le passate elezioni comunali di Lucca, come Riformisti presentammo un piano complessivo di sviluppo della città chiamato Lucca Capitale.

Per queste elezioni proporremo, in vari interventi nel tempo, un riordino dei contenitori mal utilizzati e un loro utilizzo funzionale al tipo di città che vorremmo.

Ricordo i contenitori, pubblici, su cui intervenire e quelli privati, su cui indirizzare determinate scelte, mediante agevolazioni.

Manifattura Nord e Sud, Cinema Nazionale, Cavallerizza, Caserma Lorenzini, complesso della Chiesa di San Romano, Granaio di Corso Garibaldi, Palazzo di Giustizia, Intendenza di Finanza, Palazzo Ducale, Mercato del Carmine e Chiesa annessa, Chiesa di San Quirico all’Olivo, Chiesa di Santa Maria Bianca, le due Cartiere a San Iacopo, Palazzo Guinigi, Real Collegio, Ostello, Chiesa di Sant’Alessandro, Pia Casa, Porta San Gervasio, scusandoci se ne abbiamo dimenticato qualcuno, ma già così sono spazi enormi da programmare.

Un immenso patrimonio edilizio pubblico e privato mal utilizzato o abbandonato a sé stesso, che potrebbe essere decisivo per cambiare volto alla città, con interventi pubblici e privati.

Un patrimonio a cui si aggiungere buona parte delle Casermette e dei sotterranei delle Mura Urbane e fuori dalle stesse gli ex ospedali di Fregionaia, Balbano, Carignano, Campo di Marte, il Mulino Pardini, il Teatro di Ponte a Moriano.

Faremo una proposta articolata in più interventi, ma complessiva, nel suo disegno, per aiutare il nuovo Sindaco, nelle sue scelte programmatiche.

Un Sindaco che auspichiamo sia espressione anche delle idee di Italia Viva e degli altri Partiti e Movimenti, “liberal-democratici”.

Francesco Colucci, Riformisti x Lucca Viva 

 


 

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